Inaugurazione della nuova sala immersiva “L’idea di città”
Lunedì 24 giugno alle ore 17.00 verranno inaugurati gli interventi realizzati grazie al sostegno dell’Unione Europea – Next Generation Eu nell’ambito delle azioni tese alla riduzione delle barriere fisiche e cognitive dei musei.
Il progetto – coordinato da Valentina Zucchi – si è sviluppato grazie all’impegno di tutto lo staff del museo e dell’ufficio cultura dell’amministrazione comunale, affiancato dalla preziosa collaborazione di importanti istituzioni pubbliche e private: l’Università degli Studi di Firenze – dipartimento di architettura e dipartimento di ingegneria civile e ambientale; Tactile Studio di Parigi; lo Studio Guicciardini-Magni e Art Media Studio di Firenze; Mimec di Treviso, oltre alla preziosa consulenza dell’Ente Nazionale Sordi e l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Arezzo.
La struttura museale si è dotata infatti di nuovi apparati fisici con riferimenti tattili e visivi che consentono una fruizione ancora più inclusiva dei contenuti del museo; inoltre sono state inserite in forma armonica nelle sale del museo e nelle due terrazze del Palazzo d’Arnolfo aree di sosta per il pubblico.
Ancora, a conclusione del percorso museale, il visitatore potrà immergersi nel racconto della nuova sala “L’idea di città”. Partendo dall’esperienza delle Terre Nuove fiorentine, la sala presenta un viaggio immersivo sull’idea di città dall’antichità ai giorni nostri, condividendo una riflessione su quali siano gli aspetti fondanti un nucleo abitato dal punto di vista tanto urbanistico quanto sociale. L’attenzione alla nascita e allo sviluppo di una città, così come di un senso di cittadinanza, permette di approfondire le peculiarità di ciò che la storia ci ha consegnato e di ciò che il futuro ci prospetta. La suggestione estetica di modelli urbani – reali o ideali – intrecciata agli aspetti filosofici, antropologici, politici ed economici che connotano l’esistenza delle città, offre un’esperienza ricca di spunti per il nostro costruire, abitare, pensare.
Tutti gli interventi sono concepiti come permanenti e consentiranno al pubblico di vivere in museo un’esperienza ancora più ricca e completa, densa di spunti per arricchire la propria conoscenza del passato e per sviluppare la propria riflessione sui grandi temi del nostro tempo.